venerdì 25 Aprile 2025

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Come ottimizzare Google Ads tracciando e qualificando correttamente i lead

Scopri come ottimizzare Google Ads tracciando correttamente ogni lead e qualificando solo quelli di qualità: con GCLID, conversioni avanzate e import manuale fornirai a Google dati preziosi per migliorare il targeting e ottenere campagne più efficaci e redditizie. Migliora così il tuo ROI e vendite.

Cartoon di un professionista che ottimizza Google Ads con un grande imbuto da cui escono monete

Nel mondo del web marketing, Google Ads rappresenta uno strumento fondamentale per acquisire clienti online. Tuttavia, la sua reale efficacia emerge solo quando viene gestito in maniera accurata, soprattutto nella fase di tracciamento e qualificazione dei lead. In questo articolo, ti mostrerò come ottimizzare Google Ads per massimizzare i risultati delle tue campagne seguendo precise strategie tecniche e operative.

Sommario

Il funnel di Google Ads: comprendere le fasi

Il funnel (canalizzazione) rappresenta il percorso che compie un utente dalla semplice interazione con il tuo annuncio fino a diventare cliente. Google Ads segmenta questo percorso in quattro fasi principali:

  • Interazioni: clic o azioni compiute sugli annunci.
  • Lead non elaborati: contatti generati automaticamente, ad esempio tramite moduli inviati.
  • Lead qualificati: contatti che hai valutato manualmente come potenzialmente interessanti.
  • Lead convertiti: contatti che hanno completato un’azione di acquisto o un obiettivo finale.

Queste fasi agiscono come filtri progressivi che ti aiutano a concentrare le tue risorse sugli utenti più promettenti.

Tracciamento conversioni: automatiche vs manuali

Cartoon che confronta tracciamento automatico e manuale delle conversioni pubblicitarie
Un confronto visivo tra l’uso di gtag.js per il tracciamento automatico e l’uso manuale del GCLID per importare conversioni qualificate.

Conversioni automatiche

Google Ads offre un sistema di tracciamento automatico tramite gtag.js. Questo metodo traccia:

  • Click su numeri telefonici
  • Invii di form
  • Click su WhatsApp

Sebbene efficace per monitorare le interazioni generiche, questo metodo non distingue la qualità dei lead.

Conversioni manuali

Le conversioni manuali prevedono l’importazione tramite il Google Click Identifier (GCLID), che consente di indicare a Google quali lead sono realmente validi o convertiti. Questo feedback qualitativo è essenziale per l’ottimizzazione del targeting e l’efficienza delle campagne.

Implementare correttamente il GCLID

Il GCLID è un identificatore univoco che Google genera per ogni clic. Per catturarlo e utilizzarlo:

<input type="hidden" name="gclid" id="gclid">
<script>
  document.getElementById('gclid').value = new URLSearchParams(window.location.search).get('gclid');
</script>

Per garantirne la persistenza su percorsi multipagina, considera l’uso di cookie o localStorage:

const gclid = new URLSearchParams(window.location.search).get('gclid');
if (gclid) {
  localStorage.setItem('gclid', gclid);
}
document.getElementById('gclid').value = localStorage.getItem('gclid');

Conversioni avanzate per una copertura migliore

Quando il GCLID non è disponibile, utilizza le conversioni avanzate, che permettono di recuperare conversioni tramite dati utente (email, telefono, ecc.) hashati con un algoritmo di crittografia SHA-256. Ciò migliora notevolmente l’attribuzione delle conversioni e l’efficacia delle campagne basate su Smart Bidding.

Importare lead qualificati migliora davvero il targeting?

Assolutamente sì, e il motivo risiede nel machine learning di Google. Quando importi manualmente i lead qualificati (es. contatti che hanno effettivamente acquistato o espresso interesse concreto), fornisci a Google dati rilevanti e accurati per ottimizzare gli algoritmi.

Per ottenere il massimo, differenzia chiaramente i valori di conversione tra lead validi e non validi:

  • Lead qualificato: importare con valore alto (es. 100€);
  • Lead non valido: non importare o importare con valore basso o nullo.

Come importare i lead di valore per ottimizzare Google Ads

Andare su su Google Ads -> Obiettivi -> Caricamenti -> Nuovo

Esempio di codice da importare:

Parameters:TimeZone=Europe/Rome
Google Click ID,Conversion Name,Conversion Time,Conversion Value,Conversion Currency,Ad User Data,Ad Personalization
CjwKCAjw7pO_xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx_BwE,Nome della conversione Lead qualificato,2025-04-27 09:00:00,50,EUR,,

Perché il machine learning di Google ha bisogno dei tuoi lead qualificati

Google Ads analizza i lead importati per identificare:

  • Pattern demografici (età, sesso, località);
  • Comportamenti online (siti visitati, query di ricerca);
  • Contesti temporali (giorno/orario della conversione).
    Questi dati insegnano al sistema a:
    ✅ Prioritizzare utenti con caratteristiche simili;
    ✅ Ridurre le offerte per utenti a bassa qualità;
    ✅ Ottimizzare lo Smart Bidding (es. Target CPA).

Cosa succede se non importi i lead qualificati?
Senza questi dati, Google si baserà su metriche superficiali (click o lead non filtrati), rischiando di:

  • Targetizzare utenti con intento basso;
  • Sprecare budget in funnel non redditizi.

Gestione delle chiamate dagli annunci

Per tracciare le chiamate dirette dagli annunci, considera strumenti di call tracking dinamico che generano numeri telefonici unici per sessione utente, associando così la chiamata specifica all’annuncio cliccato.

Ottimizzazione empirica: risultati concreti

Un’implementazione corretta del sistema di tracciamento e qualificazione porta a risultati misurabili. Ad esempio:

  • Prima: 100 moduli/mese, 10 qualificati, costo/lead 120€.
  • Dopo: 80 moduli/mese, 15 qualificati, costo/lead 70€.

Riducendo i clic non validi, migliori significativamente il ROI.

Conclusione

Ottimizzare Google Ads non significa solo ottenere clic, ma gestire attentamente ogni fase del funnel, valorizzare i dati ricevuti e fornire feedback precisi al sistema. Seguendo queste best practice, potrai trasformare le tue campagne in strumenti altamente performanti e realmente redditizi.


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